ABISSO – Un Fine Settimana
di Dorothea Tanning
Traduzione testo dall’inglese in italiano di:
Alessandro Zanini
Disegni di:
Laura Spedicato
a cura di:
Adolfina de Stefani
Sabato 5 settembre 2020 ore 19:00
Dorothea Tanning pubblicò il racconto Abyss in Zero: A Quarterly Review of Literature and Art, Nos. 3-4 tra l’autunno del 1949 e l’inverno del 1950 (pp. 138-150). Ne ampliò la trama per la pubblicazione nel 1977 e di nuovo nel 2004 per la versione definitiva del romanzo breve intitolato Chasm: A Weekend. Per oltre mezzo secolo l’Autrice intagliò le molte facce del gioiello che ruota e irradia la sua saggezza sopra a un arido deserto umano e culturale. La visione prende corpo nel corso delle epoche in questo modo.
Nel 1682 Destina Kirby sposa il marinaio Tray Thomas, primo ufficiale della nave Georgic (un possibile riferimento alle Georgiche di Virgilio, opera dedicata alle virtù del lavoro della terra), che affogherà in mare. Dieci anni dopo, nel 1692, Destina Kirby è ingiustamente condannata per stregoneria e bruciata sul rogo. Quando sua figlia, la seconda Destina, viene messa in salvo su un carro di straccioni di provenienza ignota ha solo sette anni. Così come la nostra contemporanea Destina Meridian. Acqua e fuoco. Il Re affogato e la Regina arsa.
Molto tempo dopo, ai nostri giorni, nel Windcote Ranch (Windcote: “Riparo dal vento”), situato nel più selvaggio e isolato deserto americano, il folle e deviato inventore Raoul Meridian intreccia trame di potere e amministra loschi affari con personaggi di alto profilo istituzionale nel corso di feste dal surreale dress code. Insieme alla giovane e disturbata governante Nelly, che ha chiamato a sé da una casa per giovani criminali, conduce inoltre, in evidente contrasto, una saltuaria parvenza di normalità con l’anziana e saggia baronessa e con Destina, oscura e sognante bambina di sette anni che sembra obbedire a leggi proprie.
Quando su invito del padrone di Windcote giungono ospiti del ranch la splendida modella hollywoodiana Nadine Coussay e il suo promesso sposo Albert Exodus, un pittore irrisolto, tutti i quattro elementi radicali della natura (rizòmata) -: Fuoco Zeus-Giove, Aria Era-Giunone, Acqua Nesti-Persefone, Terra Ade - sono finalmente presenti e i nodi del tempo possono essere sciolti. Trova il luogo e la formula, scrive André Breton in Arcano 17. Tanning trova entrambi a Windcote e la baudeleriana foresta di simboli ci parla qui nel deserto d’America.
La baronessa e il dodecaedro: il romanzo è strutturato in dodici capitoli preceduti da una introduzione (Cronologia) e sono dunque tredici. I personaggi umani che animano il romanzo sono dodici. A buon diritto è forse il puma (o leone di montagna) il tredicesimo personaggio. A meno che non lo sia il capostipite Tray Thomas. In tal caso, anche qui il cerchio si chiude. Tredici è il numero ideale di componenti di una congrega di streghe (coven): dodici streghe, maschi e femmine, e la guida della congrega: la Grande Sacerdotessa o il Grande Sacerdote. Tredici erano i poliedri archimedei o semiregolari. E Destina è effettivamente la Melusina dei surrealisti, movimento artistico al quale Dorothea Tanning appartenne già nella prima metà del Novecento, la magica figlia dell’amore in grado di visitare le profondità della terra e compiere l’Opera.
Alessandro Zanini
Il tempo, elemento sfuggente e dominante, segna, scandisce le vicende di più vite nell'opera di Dorothea Tanning. Tempus è una degli elementi da dominare per compire la Grande Opera degli alchimisti e sicuramente è la chiave che apre le porte dell'opera Chasm, A weekend, che già nel titolo pone al fruitore un limite, un inizio ed una fine.
Sette, sette, sette....questo numero ricorre come mantra come un gap nella linea temporale continua. Una nascita, una svolta, una cambiamento, come se al settimo di qualcosa si ricominciasse un nuovo ciclo lunare. La notte è il momento dell'azione, la cena, il ritrovo; il grigio argenteo, artemideo ed incerto quanto irto di pericoli tra luce flebile e ombra, è il colore che pervade le scene come una pellicola in bianco e nero con fili di rosso sottile che è ben diverso dal rosso-giallo diurno ed accecante del deserto e della roccia che emerge dalla terra e che, come uno specchio, luna diurna, restituisce i raggi del sole e il suo calore intenso, primo padre della dinastia di Destina.
Il tempo acquisisce una duplice parallela esistenza nel romanzo. Una esistenza decifrabile, scandita, chiara, un tempo profano entro cui personaggi frivoli e con poche esigenze si muovono senza risolvere la loro vita, ma esaurendola in modo superficiale o contorto, tagliato, in gabbia. Vi è poi l'altro tempo, quello che prende un unico infinito respiro, quello che è sospeso, quello astrale, quello in cui si muove l'imperatrice bambina in perfetta sintonia con creature evanescenti e in cui assorbe coloro che vivono vicino all'abisso, coloro che cercano l'ingresso della vera esistenza, che anelano alla verità profonda e che, seguendo quella piccola luce all'orizzonte, tra due colonne turrite come il rosone mediatore in una cattedrale gotica, attraverso la morte, il sacrificio estremo, vivono la loro resurrezione, la loro iniziazione.
Questo è il Deserto Ermetico, la linea sottile della matita sul foglio caldo, morbido, tutto nasce e muore entro il deserto, la cui unica fonte di vita è lontana o incerta, tutto si evolve o si determina entro la spirale di Windcote. Tutto si compie ai margini dell'Abisso, ma il primo passo è trovarlo.
Laura Spedicato
Tutti i personaggi che ne fanno parte sono descritti minuziosamente e si ritrovano insieme a trascorrere un fine settimana. Durante il “convivio” frugale le caratteristiche del bene e del male di ogni personaggio presente, sono messe a nudo attraverso giochi di parole.
Nel luogo impervio dove la struttura architettonica assai barocca assomiglia alla mente arzigogolata del suo costruttore Raul Meridian, rude padre di Destina, la fanciulla di sette anni, meravigliosa quanto misteriosa, che appare e scompare come un puma - DESTINA- dirige con il suo potere magico la sorte degli ospiti. Ospiti che rappresentano i personaggi e che, in qualche modo, hanno influito nella tormentata esistenza dell’Autrice. A ognuno la propria sorte.
La baronessa, protagonista al pari di Destina, conosce i misteri invisibili della mente, imperterrita suona il pianoforte nascosta dal suo cappello a larghe balze nell’angolo più buio del salone in cui ha luogo il convivio.
Destina è protagonista e artefice immaginaria e invisibile di ogni azione e ogni pensiero. Ed è proprio qui, in questo luogo che “non le appartiene”, che si appropria della sua identità, quell’identità inconscia ricercata fin dalla nascita, ispiratrice del suo percorso artistico nel mondo dell’irreale.
A questo si aggiungono le ragioni di scrivere, o forse ultimare, il suo ultimo scritto, alla fine della propria vita, durata 104 anni.
Tutta la narrazione, anche se surreale, si presenta con una rigidità quasi disumana. Affiorano le tensioni di coppia, la superficialità dell’essere umano, la gelosia, la violenza, l’ingordigia.
Un’opera sull’opera, nella quale la scrittura si sovrappone alla pittura.
Adolfina de Stefani
Per comprendere l’opera dell’eclettica artista surrealista 13 artisti invitati dalla curatrice Adolfina de Stefani presenteranno al pubblico una eterogenea e ragionata selezione di lavori diversi per linguaggi e ricerche, per individuare pretesti d’indagine verso nuove significazioni della complessa opera di Dorothea Tanning.
Durante la presentazione l’artista Antonio Irre darà vita a un’azione performativa tratta dal romanzo ABISSO – Un Fine Settimana di Dorothea Tanning.
Pittura, scultura, installazione, azione performativa invaderanno lo spazio espositivo senza soluzione di continuità, per sviluppare un complesso percorso espositivo.
Mirta Caccaro, Barbara Cappello, Andrea Dal Broi/Nicolò Andreatta, Adolfina de Stefani, BarbaraFurlan, Anna Laura Longo, Antonello Mantovani, Sabina Romanin, Rossella Ricci, Claudio Scaranari, Marilena Simionato, Moreno Ugo, Fanny Zava.
di Mirta Caccaro;
TRAMA DEL TEMPO – Vite Incrociate | 2020
lavoro/collage su nove tavole realizzate con tecnica mista, tra cui il frottage,
unite tra loro per realizzare un grande "arazzo",
Barbara Cappello
Andrea Dal Broi/ Nicolò Link Hg Andreatta
Tecnica mista. 24x38cm.
Per la seconda volta Nicolò LinkHg Andreatta e Andrea Dal Broi presentano un lavoro in collaborazione con Galleria Visioni Altre per una rappresentazione visiva distillata in 12 capitoli del libro scritto da Dorothea Tanning “ABISSO - un fine settimana”.
Il parallelismo tra i comportamenti subiti dal personaggio principale e il soggetto rappresentato, mette a nudo le dinamiche esistenziali più arcaiche e fameliche che i singoli possono sviluppare nella forma gruppo.
La scelta di una cornice eccessiva, barocca, che non passa inosservata, accompagnata da un pass par tu nero, va a completare il senso di vacuità che l’emozione dell’invidia lascia a se stessa.
Adolfina de Stefani
Barbara Furlan
Anna Laura Longo
Antonello Mantovani
Sabina Romanin
Tecnica collage tessile e ricamo manuale. 39x33cm.
Una figura colta di spalle, ferma ad osservare con perplessità la “costruzione” tessile davanti a sé. Forme irregolari dall’aspetto incongruente e minaccioso creano una “pace straniante”. L’ossimoro sottolinea come l’aspetto rassicurante, che ci si aspetterebbe dalla domesticità dell’elemento tessile, venga contraddetto dall’inquietante costruzione. Essa è infine circondata da un arabesco rosso che fa riferimento alla duplicità di vita e morte. La figura di spalle osserva e non si pronuncia.
Rossella Ricci
ATMOSFERA | 2020 Collage. 110x60cm.
L’artista ha cercato di ricreare quell’atmosfera che si riscontra nel corso della lettura del romanzo di Dorothea Tanning, come pure la ricerca dei simboli, fiori e montagne aride, assemblandoli in un collage di carte ritagliate da riviste dell’epoca.
Claudio Scaranari
MANIDIPOLVEREDILUNA 2020
scultura in resina trasparente. 38x29cm.
Manidiviolino, Manidiacqua, Maniblunotte, Manidinuvole L’artista indaga il movimento delle MANI, elemento fisico necessario non solo all’esecuzione, ma anche per indicare presenze quotidiane o remote.
Marilena Simionato
L’ artista ha cercato di dare forma alla vita di NADINE, a partire da quel passato trascorso continuamente in fuga. Nell’opera lo strappo sta a significare quella parte di esistenza che vuole cancellare. Poche immagini, che fanno riflettere, per trovare la sua vera essenza.
Moreno Ugo
RITMO DEL SOGNO | 2018
nell’aria immobile di un salotto,
Il raccapriccio per la tragedia imminente, il segreto, il mistero distillato in gocce di oppio rosso.
…… l’origine di quel ruolo si trovava difronte a lui, comico, patetico e a pezzi, ricordava il fondale malconcio di un teatro vuoto… cherubini.
Pastello acquerellabile su cartoncino. 35x50cm.
disegno a matite colorate dove viene evidenziato l’ABITO DA BALLO della brama di dominio.
Tema molto sentito nel mondo femminile.
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