UN KM DI
INSTALLAZIONI E SCULTURE A FORTE MEZZACAPO ZELARINO
| VENEZIA
progetto e critica a cura di
Gaetano
Salerno
La Ronda dell’Arte, progetto culturale in fieri curato
dal critico d’arte Gaetano Salerno, nasce dalla collaborazione sinergica
tra l’Associazione
Culturale Dalla Guerra alla Pace | Forte alla Gatta e Segnoperenne e
beneficia del patrocinio della Municipalità di Chirignago – Zelarino che
gestisce l’area di proprietà del Comune di Venezia.
Al valore storico espresso dal luogo e
dall’edificio
(inaugurato
nel 1911 e parte del Campo Trincerato di Mestre), entrambi testimoni della
violenza della Prima
e Seconda Guerra Mondiale ancora percepibile dalle scritte
militari (recentemente restaurate) riportate sulle spesse e grigie mura di
cemento del forte, si sommano la ricerca di una nuova funzione d’uso in
grado di sviluppare valori antitetici alla violenza quali la pace, l’aggregazione sociale e culturale, la
memoria di
un passato ormai remoto da conoscere e non dimenticare quali nodi concettuali del
progetto e del taglio curatoriale seguito per la selezione dei lavori esposti e
del lungo processo che si svilupperà e si completerà nel tempo, fino a coprire
l’intero perimetro della ronda.
Gli artisti, di varia provenienza geografica e linguistica, già presenti
nel parco con sculture, installazioni, interventi di land art e site-specific sono
a oggi circa una trentina.
Per quanto la storia di Forte Mezzacapo sia
metafora della storia di tutte le guerre, La Ronda dell'Arte vuole sviluppare e far
coesistere tematiche plurime e, attraverso l’osmosi d’idee e riflessioni
tradotte in azioni artistiche, parlare all’uomo dell'uomo e
del rapporto biunivoco tra microcosmo e macrocosmo (individuo – ambiente),
divenendo cioè pretesto di lettura ed elemento narrante dei valori storici,
sociali, culturali e ambientali del luogo nel quale si realizza, confrontandosi
con la contemporaneità ed esprimendosi attraverso i suoi linguaggi visivi.
Considerata inoltre le specificità del palcoscenico che
ospita il progetto, La Ronda dell’Arte diventerà il pretesto per istruire
riflessione sull’ambiente, sul territorio e sulla natura che qui ha reclamato e riconquistato i propri spazi, creando
intorno al forte un’area verde di circa undicimila metri quadri (inserito dalla
Provincia di
Venezia tra le aree verdi tra proteggere e promuovere) di grande
valore paesaggistico e ambientale.
Ai partecipanti è stato chiesto di pensare e realizzare
un’opera (evidenziando i propri linguaggi artistici, le proprie tecniche e le
personali ricerche) per promuovere il dato universale dell’arte in rapporto allo spazio e
al tempo e, affrontando differenti argomenti di discussione e di
approfondimento, consentire al progetto di sviluppare, assecondando la sua
articolata e organica struttura e attraverso i dialoghi che nasceranno tra le
opere e i visitatori, momenti di riflessione sulla quotidianità.
Adolfina De Stefani
installazione "DEA REITHIA"2015
Tondini di ferro, plexiglass, vetro cm150x150x150
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