domenica 19 aprile 2015
martedì 17 marzo 2015
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Piazzale Candiani, 7 | Venezia Mestre
presentazione catalogo
extraMOENIA project
Centro Culturale Candiani
in collaborazione con
Mismomatic e Segnoperenne
a cura di
Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno
mercoledì 11 marzo 2015, ore 18.00
sala seminariale primo piano
ingresso libero
ore 19.00: la presentazione si conclude con la performance
di Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani
Le déjeuner sur l’herbe
con la partecipazione di
Donato Ceron | Ester Davanzo | Anastasia Moro
info
CENTRO CULTURALE CANDIANI | P.le Candiani, 7 | Venezia Mestre | 041 2386111
extraMOENIA progetto focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della galleria.
extraMOENIA apre la galleria alla città e la città ritrova all’interno del luogo espositivo la naturale estensione della propria identità, lasciandosi contaminare dalle forme umane e naturali che sussistono pure esterne ai circuiti artistici, in attesa di essere intercettate, esplorate ed esposte.
extraMOENIA vuole infatti instaurare scambi logici e significativi tra differenti registri culturali, quello alto dell’icona dell’arte e quello basso dell’immagine reale prima della sua trasformazione e consacrazione iconica, svuotando entrambi i linguaggi delle proprie autorefenzialità per inserirli in un percorso comunicativo fluido e spontaneo in cui differenti organismi vitali – azioni e idee - intuiscono e intercettano nuovi principi relazionali, nuovi contesti espositivi e nuove forme di convivenza.
extraMOENIA inverte i ruoli di città e galleria, ne modifica le strutture, analizza l’interspazio che nasce dalla loro sovrapposizione e dalla loro compenetrazione, ristabilendo i contatti tra il fuori e il dentro dell’arte, individuando nelle metafore delle strade, degli edifici, delle aree verdi, dei non–luoghi della cementificazione e nelle azioni degli attori di questi molteplici palcoscenici sociali e intellettuali gli spunti per una puntuale ed eterogenea documentazione della contemporaneità.
performance
Le déjeuner sur l’herbe
Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani
testo critico a cura di Gaetano Salerno
Nella performance programmata per la chiusura de La Corrispondenza del Tutto e a conclusione così dell’articolata successione di eventi che hanno ospitato oltre cinquanta artisti, Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani daranno vita alla performance Le déjeuner sur l’herbe, tableau vivant ispirato allo scandaloso dipinto presentato da Édouard Manet al primo Salon des Refusés di Parigi.
Il grande proscenio naturale del bosco parigino ritratto dal pittore, anticipazione di quell’esprit nouveau che di lì a poco avrebbe metaforicamente travalicato le alte mura dell’hortus conclus come energica e rigogliosa contaminazione culturale, verrà proiettato sulla parete rimasta bianca e spoglia; gli attori daranno vita ad azioni indipendenti nella mise-en-scène ideata dagli artisti che altera i ruoli dei protagonisti del quadro ma non sminuisce – casomai amplifica - la frivola spontaneità del momento e la percezione di presenziare, nel giusto luogo e nel giusto tempo, alla più significativa rivoluzione figurativa, culturale e sociale che il linguaggio artistico, finalmente liberato dalle imposizioni schematiche della verosimiglianza, abbia mai potuto testimoniare.
Nulla, dopo la lezione di Manet, sarà più come prima.
Un’operazione concettuale, ovviamente, per sottolineare con più enfasi la funzione sociale della galleria, luogo d’incontro e di otium (nell’accezione cioè di viver al di fuori di una società corrotta) al pari dei parchi pubblici e delle grandi aree verdi che proprio nel corso e alla fine del XIX secolo, con l’affermazione della ricca borghesia industriale e in risposta alle nuove condizioni di vita esatte dalla belle époque, sorgevano nelle grandi metropoli, inserendosi armoniosamente nel tessuto urbano, poco prima dell’avvento novecentesco delle città cementificate e anonimizzate.
La visione dunque, riprendendo la metafora del giardino, di un luogo dinamico e vivo, illuminato dalla stessa luce accecante riverberata dalle increspature delle acque della Senna all’Argenteuil, aperto alle contaminazioni e alle socializzazioni, alle osmosi di pensiero, non più vittima di una clausura autoimposta nella quale l’arte (con la complicità delle gallerie) sembra essere segregata da tempo.
Una provocazione? Uno scandalo? Una visione piatta e utopica del reale? O un illuminante spunto d’innovazione? Le stesse questioni insomma suscitate da Le déjeuner sur l’herbe, quel giorno (non tanto lontano) del 1863, nei benpensanti parigini, offesi forse dalla loro immagine vecchia e stantia riflessa nello stesso specchio d’acqua dove una giovane donna, tra conversazioni piacevoli e spensierati intermezzi conviviali e noncurante dell’altrui giudizio, si rinfresca.
Alcuni momenti della performance Le déjeuner sur l’herbe
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Ester Davanzo un momento della performance photo Gian Paolo Lucato |
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Adolfina De Stefani un momento della performance photo Gian Paolo Lucato |
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Ester Davanzo, Anastasia Moro, Donato Ceron Adolfina De Stefani un momento della performance photo Gian Paolo Lucato |
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Ester Davanzo e Donato Ceron un momento della performance photo Gian Paolo Lucato |
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il pubblico presente in sala |
ARCHI-TE’ INCONTRI TRASVERSALI
BIBLIOTECA DI SCIENZE
TECNOLOGICHE – ARCHITETTURA
Università di Firenze - Sistema Bibliotecario di Ateneo
Ciclo di incontri culturali che ruotano attorno
al concetto allargato di architettura, libro e biblioteca all'insegna della convivialità
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photo di Gian Paolo Lucato Villa Palladiana LA ROTONDA |
LA CORRISPONDENZA DEL TUTTO
Il progetto di ricerca ideato e curato
da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, in collaborazione con Segnoperenne,
è focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e
vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della
galleria. Il progetto ha voluto costruire un ponte ideale con la 14^
Mostra di Architettura di Venezia 2014 coinvolgendo un
numero consistente di artisti in dialogo tra loro e con i temi proposti e
dibattuti dall’importante appuntamento veneziano. Ricercando
corrispondenze con il
tutto in pittura scultura,
fotografia, video, grafica, molti artisti hanno partecipato alla selezione
inviando un lavoro realizzato per il progetto, vincolati al formato 30x30 cm
suggerito dai curatori.
Artisti
partecipanti: ANONIMO, Roberto Assenza, Enzo Barion, Alessandra Borsetti Venier,
Alessandro Botta, Manù Brunello, Maurizio Bucca, Gloria Campriani, Gianpaolo
Canova, Libera Carraro, Donato Ceron, Antonio Ciarallo, Paolo G. Conti,
Fiorella Corsi, Carmela Corsitto, Angelo Cortese, Giorgio Costantino, Luca De
Silva, Andrea Del Sere, Adolfina De Stefani, Maurizio Follin, Gabriella Gallo,
Gisella Genini, Cristina Gozzini, liibaan, Gian Paolo Lucato, Marta Luppi,
Ruggero Maggi, Giuliano Mammoli, Antonello Mantovani, Nives Marcassoli, Angela
Marchionni, Andrea Marini, Emilio Morandi, Anastasia Moro, Angelo Muriotto,
Riccardo Naletto, Antonio Panino, Emanuele Panzarini, Doria Paola, Rita Pedulà,
Edoardo Pilutti, Gianpiero Poggiali Berlinghieri, Carlo Pucci, Giancarlo Pucci,
Roberto Pupi, Gigliola Ranzato, Rossella Ricci, Edda Sensini, Fulgor Silvi,
Erik Strauss, Giorgio Trinciarelli, Stefano Turrini, Giovanna Ugolini, Daniele
Valente, Angelo Ventimiglia, Piero Viti.
“La Corrispondenza del Tutto” scrive il critico
Gaetano Salerno, “risveglia l’archetipo
culturale (e cultuale) di un pensiero antico, contemporaneamente analitico e
sintetico, robusto e inamovibile come una struttura trilitica, stabilmente
retta da piedritti dorici e definita, nel suo potenziale e infinito sviluppo
verticale, dal rigore della trabeazione. Nell’immagine della perfezione
architettonica del tempio greco, espressione di una forza intellettuale
spiritualmente contestualizzata nel mondo fenomenico, la pietra posta sulla
pietra rimarca come l’uomo, scoperte le leggi della natura, abbia saputo
comprenderle e interpretarle in maniera funzionale. In queste leggi,
sopravvissute al tempo, sono celati i principi del nostro essere moderni; nella
loro ingannevole semplicità la spinta a un progresso – la cui manifesta
espressione artistica è lettura dello sviluppo del pensiero – che non può
prescindere dall’interpretazione del canone, pena la rinuncia a principi di
libertà espressiva faticosamente intercettati. Nelle architetture dei secoli
d’oro ellenici è ancora possibile intuire la metafora di un principio euritmico
e armonico ben più importante del progetto realizzativo stesso, più pesante dei
rocchi delle colonne, che subordina la venustas,
ai principi di utilitas e di firmitas e poi ancora ridefinisce e
ridiscute i concetti di mediocritas e
concinnitas. Una preziosa lezione
dunque per chi, nella conquista estrema di sprazzi di contemporaneità, ha
scordato di anteporre la visione etica a quell’estetica, compiendo due
operazioni culturalmente rischiose: porsi come intransigente ostacolo alla
linea di trasmissione di un sapere consolidato e storicizzato e confutare
l’idea che la modernità sia un perdurare attenuato ma costante di una
percezione iniziale, disgiungendo così materia e memoria ed erodendo quelle
corrispondenze che, riunendo il tutto, il particolare all’universale, la
sezione all’insieme, impediscono alle nostre culture di sconfinare nel caos disgiuntivo
e nella frammentazione dei saperi”.
Con la
collaborazione di MultiMedia91 (Firenze), La Barbagianna: una casa per l’arte
contemporanea (Pontassieve), Segnoperenne (Mestre-Venezia).
ARCHISPAZIO - Palazzo San Clemente, via Micheli, 2 -
Firenze
dal 25 marzo al 17 aprile 2015
- dalle ore 9,30 - 18,30
Inaugurazione mercoledì 25
marzo ore 17,00
Informazioni:
Biblioteca di Scienze Tecnologiche – Architettura tel. 055.2756400 – 2756401 –
Via Micheli 2 –Firenze luca.desilva@unifi.it / eventibibarc@unifi.it
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Anonimo |
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Alessandra Borsetti Venier |
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Alessandro Botta |
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Gloria Campriani |
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Donato Ceron |
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Antonio Ciarallo |
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Fiorella Corsi |
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Giorgio Costantino |
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Luca De Silva |
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Andrea Del Sere |
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liibaan |
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Antonello Mantovani |
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Anastasia Moro |
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Emmanuele Panzarini |
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Rita Pedullà |
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Roberto Pupi |
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Giorgio Trinciarelli |
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Giovanna Ugolini |
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Piero Viti |
martedì 16 dicembre 2014
Il porto nascosto (segni e simboli)
progetto espositivo
Il porto nascosto (segni e simboli)
nell’ambito di
ArteFiera Bologna 2015 | Art City White Night
in collaborazione con
Museo dei Tarocchi | Areacreativa42 | Mismomatic Segnoperenne
artisti partecipanti
ENRICO BONETTO
FABIO CITTON
GIAN PAOLO LUCATO
MASAYUKI KOORIDA
ERNESTO MORALES
SABINA ROMANIN
a cura di Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno presentazione critica a cura di Gaetano Salerno
vernice: sabato 24 gennaio 2015, ore 21.00 apertura mostra: 24 gennaio, 30 gennaio 2015
SALA MUSEALE DEL BARACCANO | SALA ESPOSITIVA GIULIO CAVAZZA | BOLOGNA | QUARTIERE SANTO STEFANO | VIA SANTO STEFANO 119
Una collettiva di sei artisti, a cura dell’artista e curatrice Adolfina De Stefani e del critico e curatore Gaetano Salerno, affronterà il tema della scrittura (intesa come rappresentazione grafica e come forma simbolica), legandosi così al tema dei tarocchi e della simbologia, ponendo particolare enfasi sul significato del segno e sulla decodifica del linguaggio nascosto (grafema, morfema, immagine).
Il titolo della mostra, realizzata in collaborazione con il Museo dei Tarocchi di Riola (Bologna), Areacreativa42, Mismomatic e Segnoperenne, è mutuato dalla prima raccolta di poesie di Giuseppe Ungaretti intitolata Il Porto Sepolto (1916), attraverso la quale il poeta cerca di trovare e svelare nel mondo sotterraneo e nascosto dell’origine e della propria storia, il significato primario dell’ esistenza.
Anche i sei artisti di varie nazionalità, invitati dai curatori del progetto ad esporre a Bologna in occasione di ARTEFIERA 2015 | ART CITY WHITE NIGHT nascondono nei propri lavori, poco sotto la superficie, segni e simboli da riconoscere, decodificare e interpretare per giungere ad una verità che l’opera cela e possiede pur negandone l’evidente apparenza.
le opere:
OMAGGIO ALLA SCRITTURA E AL SEGNO DELLO SCRITTORE P.P.PASOLINI A QUARANT'ANNI DALLA MORTE | 24 gennaio 2015 ore 22.00 ART CITY WHITE NIGHT BOLOGNA
Il porto nascosto (segni e simboli)
nell’ambito di
ArteFiera Bologna 2015 | Art City White Night
in collaborazione con
Museo dei Tarocchi | Areacreativa42 | Mismomatic Segnoperenne
artisti partecipanti
ENRICO BONETTO
FABIO CITTON
GIAN PAOLO LUCATO
MASAYUKI KOORIDA
ERNESTO MORALES
SABINA ROMANIN
a cura di Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno presentazione critica a cura di Gaetano Salerno
vernice: sabato 24 gennaio 2015, ore 21.00 apertura mostra: 24 gennaio, 30 gennaio 2015
SALA MUSEALE DEL BARACCANO | SALA ESPOSITIVA GIULIO CAVAZZA | BOLOGNA | QUARTIERE SANTO STEFANO | VIA SANTO STEFANO 119
Una collettiva di sei artisti, a cura dell’artista e curatrice Adolfina De Stefani e del critico e curatore Gaetano Salerno, affronterà il tema della scrittura (intesa come rappresentazione grafica e come forma simbolica), legandosi così al tema dei tarocchi e della simbologia, ponendo particolare enfasi sul significato del segno e sulla decodifica del linguaggio nascosto (grafema, morfema, immagine).
Il titolo della mostra, realizzata in collaborazione con il Museo dei Tarocchi di Riola (Bologna), Areacreativa42, Mismomatic e Segnoperenne, è mutuato dalla prima raccolta di poesie di Giuseppe Ungaretti intitolata Il Porto Sepolto (1916), attraverso la quale il poeta cerca di trovare e svelare nel mondo sotterraneo e nascosto dell’origine e della propria storia, il significato primario dell’ esistenza.
Anche i sei artisti di varie nazionalità, invitati dai curatori del progetto ad esporre a Bologna in occasione di ARTEFIERA 2015 | ART CITY WHITE NIGHT nascondono nei propri lavori, poco sotto la superficie, segni e simboli da riconoscere, decodificare e interpretare per giungere ad una verità che l’opera cela e possiede pur negandone l’evidente apparenza.
le opere:
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GIAN PAOLO LUCATO | RAB 1 A R |
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ERNESTO MORALES | NEBULOSE 2014 |
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FABIO CITTTON | NEUTRO (dittico ) 2012 |
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MASAYUKI COORIDA | FORM 2008 |
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SABINA ROMANIN | responsum | anch'io in attesa ero di una risposta 2015 |
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ENRICO BONETTO | I LIKE Performance di Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani con la partecipazione di Donato Ceron |
lunedì 24 novembre 2014
FOCUS on Daniele Sartori
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