domenica 4 settembre 2016


Emilio Morandi Róbert Šwierkiewicz
KAFKA IN THE BALLOON
a cura di Adolfina De Stefani 
critica a cura di Gaetano Salerno 
sabato 10 settembre 2016, ore 17 
CACC | CENTRO ARTE CULTURA CITTADELLA Via Borgo Padova, 170 | Cittadella (Padova)
inaugurazione
sabato 10 settembre 2016, ore 17
apertura mostra e orari
11 settembre - 18 settembre 2016 da mercoledì a domenica, ore 17 - 20
Si inaugura sabato 10 settembre 2016, alle ore 17, presso gli spazi espositivi del Centro Arte Cultura di Cittadella (CACC), la doppia personale KAFKA IN THE BALLOON degli artisti Emilio Morandi e Róbert Šwierkiewicz, a cura di Adolfina De Stefani con la collaborazione del critico d’arte Gaetano Salerno.
L’evento, visitabile fino a domenica 18 settembre 2016, è organizzato dal CACC di Cittadella con il patrocinio del Comune di Cittadella e in collaborazione con Segnoperenne; rappresenta un ulteriore capitolo del progetto espositivo WHAT WE HAVE | CE QU’ON A – Verso una forma utile dell’arte (inaugurato a maggio 2016), sguardo e riflessione critica sulla 15^ Biennale di Architettura di Venezia, sui linguaggi artistici della contemporaneità e sulle linee guide che il curatore dell’importante appuntamento culturale, l’architetto cileno Alejandro Aravena, ha individuato e proposto per strutturare il suo progetto espositivo, riassunte nell’evocativo titolo REPORTING FROM THE FRONT.
La mostra presenterà al pubblico una selezione critica di recenti lavori (tecnica mista, fotografia, assemblaggi, pitto-scritture) degli artisti Emilio Morandi e Róbert Šwierkiewicz creando un dialogo serrato ed inedito tra due ricerche apparentemente inconciliabili e prive di immediati e riconoscibili punti di contatto.
I lavori realizzati dall’artista italiano, libere riletture e interpretazioni visive dei racconti di Franz Kafka, verranno posti in relazione con i lavori dedicati al tema della mongolfiera e con le mongolfiere– installazioni progettate e realizzate dall’artista ungherese. Entrambi i percorsi artistici condurranno così lo spettatore verso nuovi luoghi del pensiero, verso nuovi spazi dell’intelletto, sottolineando il percorso di evasione e di ricerca di un luogo-altro, fisico e mentale, al quale l’arte, come la scrittura o il volo, vuole condurci.
Scrive il critico d’arte Gaetano Salerno a proposito della mostra KAFKA IN THE BALLOON: “Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasportato da una mongolfiera ...
Riscritto l’incipit de “La Metamorfosi” di Franz Kafka dall’azione artistica sinergica di Emilio Morandi e Róbert Šwierkiewicz la vita dell’insetto che è presente (anche se latente) in ciascuno di noi è pronta ad un percorso di liberazione.
Non più prigionieri nel vincolante giaciglio delle nostre coscienze e inappaganti consapevolezze, non più adagiati sull’ingombrante e scomoda corazza di cheratina della nostra schiena (un esoscheletro che garantisce contemporaneamente sicurezza e prigionia), liberi finalmente dalla claustrofobica sicurezza della nostra stanza ...
Volare sulla mongolfiera significa lasciare a terra la zavorra della nostra paura, il peso delle nostre incertezze, tagliare la corda che ci obbliga al suolo impedendo la metaforica elevazione che l’essere umano ha da sempre agognato ma raramente saputo intraprendere.
Terminato il processo alle nostre esistenze, la sentenza ci assolve così con formula piena (davanti alla legge scritta dagli uomini per gli uomini ma non adatta agli uccelli) e la metamorfosi è l’acquisizione di una nuova forma del pensare, un nuovo punto dal quale osservare il mondo, sopra (e non più dentro) le quotidianità e le consuetudini, la definitiva sortita dalla colonia penale dove l’apatia si somma all’apatia, dove è precluso e sconosciuto il sogno.
Questo, in sintesi, lo strano rapporto artistico che lega i lavori di Emilio Morandi (incentrati sulla figura di Franz Kafka e dei suoi inquietanti ma illuminanti racconti) a quelli di Róbert Šwierkiewicz (incentrati invece sull’immagine simbolica della mongolfiera).
Entrambe immagini (antitetiche ma complementari) di due stati dell’Io dell’umanità: il vincolo e la liberazione, la morte e la rinascita, la terra e il cielo,coesistenti nella potenziale evasione onirica della mente.
Kafka in the Balloon esprime questa dualità dell’uomo, espone il desiderio archetipico di “divenire mongolfiera”, sostituisce la gravosa attesa del cambiamento ad una coraggiosa scelta esistenziale dando così inizio ad un lungo viaggio catartico dell’intelletto che i due artisti, con ironia e leggerezza, ci invitano a sperimentare”.
In occasione della serata di inaugurazione di sabato 10 settembre 2016 verrà gonfiata (a partire dalle ore 17) ed esposta al pubblico anche una grande mongolfiera, opera di Robert Swierkiewicz, sulla quale l’artista ha riportato i nomi di oltre cento artisti con i quali, nel tempo, ha instaurato importanti dialoghi e che simbolicamente voleranno con lui nel percorso artistico.
Verrà inoltre presentata la performance ACQUA SOUND, a cura della coppia di artisti Emilio e Franca Morandi.

KAFKA IN THE BALLOON
Emilio Morandi e Róbert Šwierkiewicz

a cura di
Adolfina De Stefani
critica a cura di
Gaetano Salerno
inaugurazione mostra
sabato 10 settembre 2016, ore 17
apertura e orari mostra
11 settembre - 18 settembre 2016 | da mercoledì a domenica, ore 17 - 20
CACC
Adolfina De Stefani
+ 39 349 86 82 155 www.adolfinadestefani.it adolfinadestefani@gmail.com
Gaetano Salerno
www.segnoperenne.it
info@segnoperenne.it facebook/segnoperenne twitter/segnoperenne
|
Via Borgo Padova 170 | 35013 Cittadella (Padova) 

lunedì 22 agosto 2016

THE NEW POP STARS….







con il patrocinio del Comune di Cittadella
in collaborazione con Punk Vanguard  |  nell'ambito del progetto WHAT we have  |  CE qu'on a  |  Verso una forma utile dell'arte

PRESENTA





Andy Fluon | Rita Pierangelo | Dorothy Bhawi | Andrea Cirigliano | OneManPier | Anima Visual Lab


a cura di
Adolfina De Stefani
critica a cura di
Gaetano Salerno

sabato 27 agosto 2016, ore 19

CACC   Centro Arte Cultura Cittadella
Via Borgo Padova 170   |   Cittadella   |   Padova

Si inaugura sabato 27 agosto 2016, alle ore 19, presso gli spazi espositivi del CACC (Centro Arte Cultura Cittadella) di Cittadella, via Borgo Padova 170, la collettiva d'arte contemporanea THE (NEW POP) STARS, a cura di Adolfina De Stefani con la collabollaborazione del critico d'arte Gaetano Salerno.

La mostra, visitabile fino a mercoledì 7 settembre 2016, è realizzata in collaborazione con Punk Vanguard Magazine, Segnoperenne e patrocinata dal Comune di Cittadella; l'evento culturale prosegue inoltre la ricerca artistica del progetto "WHAT we have | CE qu'on a - Verso una forma utile dell'arte", recentemente inaugurato presso gli spazi espositivi del CACC in concomitanza con la 15^ Biennale di Archittetura di Venezia.

Una selezione eterogenea e diversificata di lavori di artisti provenienti da diversi ambiti e territori culturali verrà presentata allo scopo di monitorare la forza comunicativa dei linguaggi contemporanei; al centro di ciascuna ricerca emergono le proiezioni-figure degli artisti stessi - o, talvolta, figure simboliche e allegoriche degli  artisti - autoreferenziali e autobiografiche, come testimonianza dell'impegno emotivo individuale e sociale nella trasmissione del messaggio insito nell'opera d'arte stessa, testimoniato con maggiore vigore dalla presenza invasiva ma inconfutabile del soggetto originante, meccanismo indispensabile della società pop.

Alla stregua di POP STARS ciascun artista di questa collettiva entra cosi nella propria opera decretando la formazione della propria forma visibile e del proprio valore estetico, contaminandola con la propria presenza iconica, definendola con la propria imprescindibile essenza fisica e mentale per divenire egli stesso, infine, immagine (contenitore e contenuto) tangibile del proprio pensiero, rafforzato e autenticato dalla presa di posizione che solo l'esibizione (offerta) del corpo carnale può autenticare.

E a connettere tra loro queste differenti personalità la musica sperimentale, l'azione performativa, le suggestioni avanguardiste di atti perentori punk, rock, cyber e trash che avvicinano l'arte alla vita, scambiando reiteratamente e naturalmente i ruoli.

Presenti in mostra recenti lavori di OneManPier, Dorothy Bhawl, Andy Fluon, Rita Pierangelo, Andrea Cirigliano e Anima Visual Lab.

Andy Fluon, artista poliedrico dell'immagine, della parola e del suono, inserisce se stesso e il proprio mondo glam entro i confini e i contorni di una spazio d'azione allucinante e allucinato, iperbolico e coloratissimo, falsificato da eccessi evidenti del segno, dove ogni individuo vive la propria esistenza scandita dai ritmi accelerati e dal flusso ininterrotto di visioni che invadono sia il reale che l'irreale, rendendo meno evidenti e meno netti i loro confini, meno violento il passaggio dall'illusione all'evidenza.

Rita Pierangelo, nell'elegante ricerca che accosta fotografia a teatro, tramuta il proprio corpo nell'immagine di una divinità femminile (antropomorfa o zoomorfa) pagana e si immola sull'altare sacrificale dei nostri sguardi per riportare la nostra attenzione e le nostre riflessioni alle tematiche della violenza sulle donne, opponendo una metaforica ed eterea  bellezza alla tragedia - sempre allusa, evocata tramite suggestioni - generata quotidianamente dall'assuefazione all'orrore proprio della nostra contemporaneità.

Dorothy Bhawl ricostruisce inquietanti set fotografici, riprendendo ed esasperando i linguaggi pittorici, per inserire lo spettatore nelle parentesi di un nonsense claustrofobico e incomprensibile, luoghi della psiche nei quali i personaggi risultano prigionieri di attimi sospesi e divengono maschere tragiche di copioni la cui violenza - originata dalla violenza endemica propria dell'interazione tra individui - è annullata da un piacevole ma effimero appagamento visivo.

Il fotografo Andrea Cirigliano orienta l'obiettivo verso dettagli di una società complessa, umana, meccanica ed elettronica, ricostruita attraverso assemblaggi di elementi significanti e comunicanti, oggetti decontestualizzati e ricontestualizzati,   forme vegetali, immagini femminili riscritte e modificate dal body painting, per sottolineare il cortocircuito linguistico proprio della nostra quotidianità, per evidenziare l'inesistenza di un'unica visione sommatoria, di una sola verità inconfutabile, l'esigenza di intuire ragioni d'essere oltre la prima e immediata superficie.

OneManPier realizza una serie di opere dal sapore metafisico e simbolista,pur mantenedo uno stile realistico, che tentano di fissare sulla tela i significati ed i concetti espressi nelle sue canzoni.
Gli "autoritratti" concepiti in svariate vesti hanno la caratteristica di non fare mai vedere il volto..rendendoli così paradossali,
 all'interno di oscuri paesaggi o facendoli calzare le vesti più stravaganti.
Anima Visulal Lab duo artistico innovativo creato nell'estate 2015 da Niccolo' Casati aka Bio di Monza e Andrea Cirigliano di Brescia. Niko, cameramen, montatore video, modellatore 3D, e fonico; Andrea, fotografo, grafico, dj, curatore di mostre/eventi e fondatore Trip Gallery. Assieme con la passione per l'arte e nel fare arte a 360°.
Anima è un progetto di larghe vedute con lo scopo di lasciare un segno visivo e nell'Anima di ognuno di noi e far entrare tutti in un mondo iper colorato ed allucinatorio dove tutto è possibile.


Le molteplici tematiche affrontate dalla collettiva, analisi lucide e taglienti della società contemporanea e delle sue complessità filtrate attraverso i molteplici linguaggi artistici (pittura, fotografia, video, musica, installazione, performance) che qui convergono e si incontrano, assumono inevitabilmente tonalità (NEW) POP, accentuate ed esasperate nel tentativo di creare un diretto e veritiero percorso empatico tra artista e fruitore, di favorire una immediata riconoscibilità fondata su valori estetici facilmente intuibili e condivisibili (mutuati dai registri espressivi della società), carichi invece di digressioni psicologiche e spunti di riflessione.

Nel corso della serata di inaugurazione di sabato 27 agosto 2016 (presentazione critica a cura di Gaetano Salerno a partire dalle ore 19) verrà presentata la performance INDIFFERENCE di Rita Pierangelo, la performance percussiva sperimentale ALE OBSIDIAN, il video mapping ANIMAL VISUAL LAB e, a partire dalle 21.30, il dj set THE DARK SIDE OF BRESCIA.

Domenica 4 settembre 2016, a partire dalle ore 18.30, in programma l'aperitivo e food track ACOUSTIC FOLK FESTIVAL con live di OneManPier, Hd Holden, Conca, Il Pigato + Free Jam Session.


SCHEDA EVENTO
THE (NEW POP) STARS
Andy Fluon | Rita Pierangelo | Dorothy Bhawi | Andrea Cirigliano | OneManPier | Anima Visual Lab


a cura di
Adolfina De Stefani

critica a cura di
Gaetano Salerno

inaugurazione mostra
sabato 27 agosto 2016, ore 19

apertura e orari mostra
27 agosto - 7 settembre 2016 
da mercoledì a domenica, ore 17 – 21

www.cittadellarte.org | info@cittadellarte.org | +39 3498682155







lunedì 15 agosto 2016

BAU Contenitore di Cultura Contemporanea



6 / 21 AGOSTO 2016

PAOLA RAFFO ARTE CONTEMPORANEA - PIETRASANTA

BAU Contenitore di Cultura Contemporanea
DRESS CODEX
urgenze contemporanee in veste di rivista
Sabato 6 agosto 2016, dalle ore 18,00 presso la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea di Pietrasanta (via P.E. Barsanti, 11) avrà luogo la presentazione del numero Tredici della rivista d’autore BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, prodotta a Viareggio dall’associazione BAU, con introduzione di Maurizio Marco Tozzi. 

Verrà inoltre inaugurata l’esposizione DRESS CODEX urgenze contemporanee in veste di rivista (fino al 21 agosto), con opere di 62 autori internazionali incentrate sull’universo dell’abito d’artista, la cui ricca tradizione va dai vestiti Futuristi agli estrosi costumi di scena di musicisti come David Bowie e Bjork.

Approdata in numerosi musei, biblioteche e importanti collezioni, dal MART di Rovereto alla Tate Modern di Londra, BAU è una delle più originali e significative pubblicazioni d’artista attive oggi in Italia. La rivista, in lussuoso cofanetto progettato da Gumdesign, è prodotta annualmente in edizioni limitate, con contributi originali di numerosi autori di rilevanza internazionale operanti nelle più diverse discipline.

Dalle ore 21,30, alcuni autori di BAU effettueranno performance, reading poetici e azioni sonore. Interverranno Antonino Bove e Ida Terracciano, Andrea Chiarantini, Gianluca Cupisti, Luca De Silva, Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani, Kiki Franceschi, Lolamur, Massimo Mori e Licia Ianniello, Murat Onol, ElisaZadi e Marco Palamidessi.
Gli autori di BAU Tredici: Andrea Abati, Aboutiful, Paolo Albani, Silvia Ancillotti, Fernando Andolcetti, Stella Bach, Nora Bachel, Nanni Balestrini, Vittore Baroni, Golnaz Bashiri, Anna Valeria Borsari, Antonino Bove, Luca Brocchini, Myriam Cappelletti, Andrea Chiarantini, Weixin Chong, Cosimo Cimino, Massimo Cittadini, Carla Crosio, GianLuca Cupisti, Anne & Mario Daniele, Jakob De Chirico, Luca De Silva, Gabriele Dini, Graziano Dovichi, Amelie Duchow, Laura V.d.B. Facchini, FBarbara Fluvi, ForA, Monica Fossi Giannozzi, Ingrid Gaier, Annaklara Galli, Carlo Galli, Delio Gennai, Chiara Giorgetti, Gumdesign, Valentina Lapolla, LeRusco, Margherita Levo Rosenberg, Lolamur, Claudia-Marie Luenig, Marcantonio Lunardi, Ruggero Maggi, Manuela Mancioppi, Ubaldo Molesti, Rachel Morellet, Gertrude Moser-Wagner, Mario Mulas, Murat Önol, Virginia Panichi, Guido Peruz, Lamberto Pignotti, Giorgio Poli, ProgettoUtopia, Quek & Cambrai, Claudio Romeo, Massimo Salvoni, Sergio Sansevrino, Sarenco, Eva Sauer, Gue Schmidt, Simoncini.Tangi, Lorena Sireno, Serena Tani, Nicola Felice Torcoli, Päivi Vähälä, Tommaso Vassalle, Giacomo Verde, Elisa Zadi, Lucrezia Zaffarano.
PAOLA RAFFO ARTE CONTEMPORANEA
VIA P.E. BARSANTI 11 - PIETRASANTA WWW.PAOLARAFFO.IT - PAOLARAFFO@TISCALI.IT T. +39 0584 283338

BAU / ASSOCIAZIONE CULTURALE WWW.BAUPROGETTO.NET - INFO@BAUPROGETTO.NET
Performance
dalle ore 21.30
Antonino Bove e Ida Terracciano, La formula dell’immortalità Andrea Chiarantini, Il fantasma di BAU Tredici
Gianluca Cupisti, Abitare la notte
Luca De Silva, Cuccurucù - cucù / è l'ora di svegliarsi 

Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani, Geometrie 
Kiki Franceschi, Specchio delle mie brame
Lolamur, Twin Vision
Massimo Mori e Licia Ianniello, Guerrieri di pace Murat Onol, Vestiti di tutti i paesi, unitevi!
Elisa Zadi, Cara Enfanta a cura di Marco Palamidessi
TREDICI.SEDICI


GEOMETRIE
performance di Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani
 Paola Raffo Galleria d'arte ContemporaneaPietrasanta

mercoledì 13 luglio 2016

Agli Antipodi Dello Sguardo di ANDREA RIMONDO


Comunicato stampa



con il patrocinio del Comune di Cittadella
e nell’ambito del progetto
WHAT we have | CE qu’on a
verso una forma utile dell’arte
presenta





Andrea Rimondo

AGLI ANTIPODI DELLO SGUARDO
a cura di
Adolfina De Stefani 
critica a cura di
Gaetano Salerno 
inaugurazione
sabato 16 luglio 2016, ore 19
apertura mostra galleria

17 luglio - 21 agosto 2016

da martedì a domenica, ore 17 - 21; in occasione di eventi serali ore 17 - 24
CACC CENTRO ARTE CULTURA CITTADELLA
Via Borgo Padova, 170 Cittadella | Padova +
installazioni land art
7 luglio - 2 ottobre 2016 Riva IV Novembre Giardini Pubblici Altavista Cittadella | Padova

Si inaugura sabato 16 luglio 2016, alle ore 19, presso gli spazi espositivi del Centro Arte Cultura di Cittadella (CACC), AGLI ANTIPODI DELLO SGUARDO, personale dell’artista ANDREA RIMONDO, a cura di Adolfina De Stefani con la collaborazione del critico d’arte Gaetano Salerno.

L’evento, visitabile dal 17 luglio al 21 agosto 2016, è organizzato dal CACC di Cittadella con il patrocinio del Comune di Cittadella e in collaborazione con Segnoperenne; rientra nella fitta programmazione di eventi culturali proposti nell’ambito dell’articolato progetto WHAT we have | CE qu’on a – Verso una forma utile dell’arte, collettiva di arte contemporanea recentemente inaugurata in concomitanza con la 15° Biennale di Architettura di Venezia.

La mostra AGLI ANTIPODI DELLO SGUARDO presenterà una ricca selezione critica di lavori dell’artista Andrea Rimondo; opere pittoriche di piccole, medie e grandi dimensioni (su carta e tela, tecnica mista) e opere scultoree (legno e pietra), verranno dislocate lungo i grandi spazi espositivi del Centro Culturale di Cittadella (e, contemporaneamente, nel progetto di LAND ART dei Giardini Pubblici Altavista, Riva IV Novembre, Cittadella), per introdurre l’eterogenea e variegata teoria di individui anonimi e solitari - volti e corpi - sui cui linguaggi paraverbali, sempre contenuti entro la materia, si concentra la ricerca dell’artista, lo svelamento di emozioni sommesse, attraverso pochi ed essenziali gesti e codici minimali, da condividere, in dialoghi silenziosi e giochi di sguardi, con il pubblico.
Andrea Rimondo nasce a Este (Pd), 1972. Vive e lavora a Villa Estense (Pd). Si diploma all’Istituto d’Arte nel 1994. Lavora come artigiano scalpellino e restauratore di materiali lapidei. Scultore, pittore e poeta, espone a New York, Venezia, Parigi, Bologna, Treviso. Numerose sono le sue partecipazioni a mostre collettive in Italia. Utilizza la pietra, il marmo, il bronzo, la terracotta e il legno. Dal 2000 è titolare della bottega artigiana Officine Creative, dove si occupa di architettura, restauro di elementi lapidei. Nel 2006 realizza il monumento fontana per la Città di Boara Pisani. Nel 2011 realizza per la Città di Este il Monumento in omaggio allo scrittore Mario Rigoni Stern e nel 2012 la Panchina Letteraria dal titolo “Libro sognante”. Nel 2013 scrive la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Fingendomi acqua”.

Scrive il critico d’arte Gaetano Salerno a proposito del lavoro dell’artista: “Un ininterrotto flusso di pensiero che deflagra in gesti irruenti e aggressivi realizzando una produzione vastissima e sincretica entro la quale si sommano visioni, parole, versi, atti autoritari con i quali Andrea Rimondo plasma e modifica la materia - carta, pigmento, legno, pietra – in strutture antropomorfe che, acquisendo autonomia vitale, invadono, alla stregua di attori di un teatro esistenziale emersi dal buio della platea, il palcoscenico della vita nel quale l’artista s’immerge, assumendo lentamente forma e consistenza.
Una moltiplicazione esponenziale di un Io sommerso che diviene modulor di corpi e volti, ripetuti parossisticamente fino a ricreare una sola moltitudine esistenziale, a tracciare un campionario umano potenzialmente infinito d’individui silenti, entro il quale ogni figura urla ed esprime sommessamente la propria solitudine pur protendendo la propria immagine che l’artista traccia all’altro da sé, ricercando necessari rapporti biunivoci, scambi emotivi, necessarie relazioni con il pubblico.
Al centro di questa complessa e articolata ricerca artistica, declinata in disegno, pittura, scultura, poesia, si erge la figura umana, unico e perentorio e inesausto territorio di esplorazione sul quale si concentra così l’azione di Andrea Rimondo, condotta mediante un gesto sempre essenziale e scarno nel limbo delle attese, abbandonata tragicamente nei confini di una pittura, di una scultura, di una metrica sempre minimale che vuol essere discreta ma pregnante presenza, metafora di una tragica condizione umana che uniforma e appiattisce le diversità.
I volti e i corpi si susseguono così, senza soluzione di continuità, lungo la linea temporale che scandisce l’operazione artistica e la espande nello spazio; ogni capitolo è la gestazione e la nascita di un nuovo stato dell’essere, la potenziale attivazione di una prossima sfera emotiva che ancora giace inespressa, di un timido dato dell’animo che il lavoro di Andrea Rimondo, recuperato e osservato nella sua interezza, ambisce a evidenziare, nel tentativo di creare un labirintico archivio delle individualità.
Uno scatto energico e primordiale - tra Espressionismo tedesco e Art Brut – guida ne guida la mano, sia nello schizzare e (in)definire rapidamente con il colore i contorni e gli ovali dei volti sia nello svuotare e sbozzare i legni grezzi e le pietre, con tagli e cancellature repentine, per incontrare il principio creatore assoluto insito nella materia stessa, sottratta alla sua ingombrante sostanza, giungendo a forme minimali ed essenziali, private della superficialità che maschera gli individui e impedisce all’anima di librarsi oltre la finzione delle sue sovrastrutture.
Ciascuna figura diviene così, nell’intima e profonda definizione che non si schiude a rivelanti espressività ma paralizza le emozioni (senza fornire appigli verbali né paraverbali), sia allegoria di uno stato esistenziale condizionato dal dubbio e dall’incertezza, sia definizione vibrante di potenziali spunti di umanità celata oltre le apparenze; entrati in questo percorso circolare permane un intenso gioco di sguardi e di rimandi visivi che attesta l’altrui presenza nella percezione della propria.
Agli antipodi dello sguardo (dell’artista) esiste solo un altro sguardo, il nostro; ciascun volto e ciascun corpo diviene così il punto di partenza e di ritorno di un dialogo elettivo, paradigmatico del messaggio insito nell’opera d’arte che è viatico alla conoscenza, iter esplorativo visuale, esperienza ricostruttiva del vedere e poi del guardare, del conoscere e del comprendere la realtà filtrata dal punto di vista altrui; parafrasando le parole dell’artista, agli antipodi dello sguardo, esiste solo la scoperta”.

In occasione della serata di inaugurazione di sabato 16 luglio 2016 (inizio presentazione ore 19) Andrea Rimondo presenterà al pubblico l’azione performativa e poetica ALTA RESISTENZA.

Dal 7 luglio e fino al 2 ottobre 2016 alcune opere scultoree dell’artista (lignee e lapidee) resteranno installate presso i GIARDINI PUBBLICI ALTAVISTA di Riva IV Novembre (Cittadella) per dare vita ad un progetto di LAND ART che andrà avanti durante l’intero periodo estivo e si arricchirà di opere di nuovi artisti.


Durante il periodo di apertura della mostra (luglio - agosto) sono inoltre previsti numerosi appuntamenti culturali:

- ogni mercoledì sera: Cineforum all’aperto - Stanley Kubrick

- venerdì 22 luglio 2016: Rap Night - Les Entendeurs
- venerdì 26 agosto 2016: Rock Night - POV CLUB | Finistere & Two Birds One Stone

SCHEDA EVENTO
Andrea Rimondo
AGLI ANTIPODI DELLO SGUARDO
a cura di
Adolfina De Stefani
critica a cura di
Gaetano Salerno
inaugurazione mostra
sabato 16 luglio 2016, ore 19
apertura e orari mostra

17 luglio - 21 agosto 2016

da martedì a domenica, ore 17 – 21 ; in occasione di eventi serali ore 17 - 24
CACC | Via Borgo Padova, 170 | Cittadella (Padova)
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